@cbertolotti1
Libia, diagnosi di una crisi /3
Quale
transizione politica per un Paese frammentato? Missione in Libia:
analisi dei pro e i contro
La
Libia è prossima al collasso, lo Stato Islamico (IS/Daesh) è pronto ad
approfittarne, mentre la debole capacità politica dei due governi,
Tobruk e Tripoli, impedisce una stabilizzazione del Paese. In tutto
questo l’ipotesi di una Coalizione internazionale (ancora sulla carta)
potrebbe aprire a un intervento militare legittimato dalle Nazioni Unite
per quanto, al momento, l’iniziativa sia limitata alle mosse –
scarsamente coordinate – dei singoli Stati, spinti a tutelare i propri
interessi nazionali; tra questi, ovviamente, anche un’Italia che –
legittimamente, ma con un atteggiamento altalenante – è alla ricerca di
un ruolo di primo piano, e una Francia che, unilateralmente, il 13
gennaio ha condotto alcuni raid aerei colpendo obiettivi di IS/Daesh
nell’area nord-est di Sirte, con ciò ripetendo quanto fatto nel 2011 –
causa dell’attuale disastro libico – nel più genuino disinteresse per
gli sviluppi di una soluzione condivisa e multilaterale... (vai all'articolo completo su L'Indro).
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